Aprile 11, 2020 | a | Aprile 18, 2020 |
#Teatro #Affratellamento #Cultura è #Solidarietà
A tutti i soci e amici dell’Affratellamento,
ormai da oltre un mese siamo tutti costretti, in via precauzionale, ad una sorta di “domiciliari”.
Il Circolo è tornato chiuso e vuoto come nei tempi della sua massima difficoltà che eravamo riusciti a superare; questa volta però potremo riaprire il portone e potremo dirci “dove eravamo rimasti?”, nonché riprendere le nostre attività.
Sento come grave l’assenza delle persone che incontravo normalmente, la mancanza delle occasioni di saluto ma, ancora di più, la sospensione del dialogo continuo con tutti voi.
Abbiamo avuto molte opportunità di stare insieme con lo scopo di ascoltare musica, fare teatro, vedere un film, ascoltare personalità autorevoli che narravano o spiegavano argomenti che generavano dibattito e crescita culturale ma, soprattutto, socialità tra noi tutti ovvero il piacere di stare insieme.
Ci manchiamo l’uni con gli altri.
Tante volte ho visto con piacere persone incontrarsi dopo anni, magari dopo essersi conosciuti proprio all’Affratellamento; mi sono sentito dite che il teatro era qualcosa di vivo e anche bello, pieno di energia, calore umano ovvero che facevamo accoglienza e fratellanza (ma anche sorellanza, perché no?).
Non vedo l’ora di riprendere il cammino; questa astinenza sta diventando ogni giorno più pesante e,
in vita mia, non era mai durata così a lungo una sospensione d’incontri, riunioni e conversazioni anche con disparità di opinioni.
Credo che in questi anni abbiamo fatto molta strada sul piano personale, culturale e sociale; quindi siamo tutti cresciuti anche sul piano “politico” come cittadini della “polis” ma anche come identità di persone più consapevoli e perciò più libere.
Dopo questa esperienza non so se saremo gli stessi di prima e cosa potrebbe cambiare : certo di cose
da capovolgere ce ne sarebbero : mi contenterei della riaffermazione dei fondamentali valori umani
che sono la base del vivere civile e della giustizia, in tutte le sue accezioni.
Ho potuto riscontrare l’affetto crescere per l’Affratellamento e la consuetudine di tanti a frequentarlo con assiduità; pertanto con il contributo di tutti torneremo ad incontrarci e a rinnovare il patto che ci
unisce e il piacere di stare insieme, di scambiarci opinioni su quello che abbiamo visto e ascoltato e, magari, anche stando a tavola davanti ad un buon piatto e un buon bicchiere che, anche questo, è socialità e cultura.
Spero bene che all’appello non manchi nessuno, dobbiamo completare questo “passaggio”, quindi Buona Pasqua a tutti e a presto!
Luigi Mannelli