Febbraio 21, 2021 | ||
6:00 pm | ||
Febbraio 28, 2021 | ||
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Marzo 7, 2021 | ||
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Marzo 14, 2021 | ||
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UN INVINCIBILE SORRISO
Fondazione Claudio Ciai ONLUS
RACCOLTA FONDI
a supporto delle vittime di incidenti stradali o infortuni sul lavoro.
presenta una rassegna di concerti a cura di
Nova Refractio Compagnia d’Arte
in collaborazione con il Teatro Affratellamento e il patrocinio del Comune di Firenze
La rassegna è dedicata a chi, nel dolore, ha trovato in sé la forza di rinascere con “un invincibile sorriso”. Il titolo della rassegna è ispirato alla poesia di Albert Camus
“Mia cara,
nel bel mezzo dell’odio
ho scoperto che vi era in me
un invincibile amore.
Nel bel mezzo delle lacrime
ho scoperto che vi era in me
un invincibile sorriso.”
DONA ALLA FONDAZIONE Claudio Ciai ONLUS www.FondazioneClaudioCIai.com
con bonifico bancario IBAN: IT50 N 05034 02802 000000002751
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PROGRAMMA
Domenica 21 febbraio, ore 18 (streaming)
Concerto “Trio clarinetto violoncello e pianoforte”
Sergio Paglicci, clarinetto
Ladislau Petru Horvath, violoncello
Sonia Perini, pianoforte
Musiche di
Bruch e Beetoven
Domenica 28 febbraio, ore 18 (streaming)
“Nova Refractio Compagnia d’Arte” e “Duo Consonanza”
presentano
“Il sogno di Dante”
Ladislau Petru Horvath, violino
Sara Otello, arpa
Elena Paglicci, attrice
Musiche di
Mascagni, Massenet, Ravel, Saint-Saens, Ciaikovskij, Rimsky-Korsakov
Domenica 7 marzo, ore 18 (streaming)
“Nova Refractio Compagnia d’Arte” e “Duo Mariani-Lucchesi”
presentano
“Appese a un filo” di Elena Paglicci
Elena Paglicci, attrice
Elena Mariani, soprano
Chiara Lucchesi, pianoforte
Le due parti del racconto, una ambientata nel 1944 e una nel 2014, si sviluppano in uno stesso luogo della memoria, una sartoria attiva a Firenze nella prima metà del ‘900, chiusa dopo la guerra e poi riaperta come piccolo laboratorio artigianale all’inizio di questo nostro secolo.
“Come il ragno stando al centro della tela non appena una mosca ne rompa un qualche filo se ne accorge e svelto vi accorre come se sentisse male per la rottura del filo, così l’anima dell’uomo, quando una parte del corpo è ferita, rapida vi si reca come se non sopportasse la lesione del corpo a cui è congiunta stabilmente e secondo un determinato rapporto.” Eraclito, fr. 67.