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Aprile 12, 2013
8:45 pm

ASSOCIAZIONE LUNATIKOS

presenta

“L’eccezione e la regola”

di Bertold Brecht

L’attore Coro
Marco Fiorentini
Il Mercante
Leonardo Boccardi
Le sue due anime
Chiara Betti e Patrizia Cusimano
La guida
Gable Romoli
Il Portatore
Dario Sgrilli
La sua anima
Cristina Borri e Sandra Nincheri
Poliziotto
Cristian Corrias
L’albergatore
Alessio Cartini
Il giudice
Nicola Marraccini
La moglie del portatore
Maria Chiara Bonora
Il Capo della seconda carovana
Sascha Papini

a cura di Alessandro Pecini

L’eccezione e la regola è un testo fra i più famosi di Brecht. Appartiene alla “categoria” dei drammi didattici, laddove per didattico si intende un testo/spettacolo in cui i primi ad imparare siano i protagonisti stessi, che sperimentano nel proprio corpo d’attore la verità e la durezza, la felicità e la tristezza delle vicende narrate. L’attore vive l’avvenimento nella sua dimensione esperienziale e in questo modo si avvicina alla propria verità in una maniera più completa rispetto al semplice piano cognitivo. E’ questo uno dei grandi segreti del teatro, di tutto il teatro. Col fatto di dichiararlo apertamente (“Dramma didattico”), di sottolinearlo, Brecht sottrae il teatro – o almeno questa parte del teatro – a chi ne vorrebbe analizzare e considerare solo l’importanza linguistica e artistica e pone invece l’attenzione in una maniera determinante sul carattere formativo, terapeutico di questa attività.
Questo testo in particolar modo – prendendo spunto da una dimensione puramente politica, che oggi farebbe quasi sorridere se posta in quei termini – è in realtà l’occasione per aiutare tutti a fare una riflessione su come ciascuno di noi osserva il mondo, sull’abitudine che tutti quanti noi abbiamo di confondere il normale con il giusto con l’umano. E’ una forte spinta a vedere le cose – caratteristica questa di tutto il teatro di Brecht- non come inamovibili ma come modificabili, in perenne progresso e trasformazione. Sembra parlare lo stesso linguaggio che tutti noi ogni giorno usiamo nei nostri interventi e nei nostri lavori di teatro esperienziale (teatroterapia direbbero alcuni).

Due parole sul percorso che porta allo spettacolo. Molti degli allievi da anni lavorano sulle tecniche teatrali. Hanno fatto spettacoli fuori e dentro dagli spazi canonici. Era giunto il momento di farli confrontare con un testo canonico, opportunamente sfrondato. Gli allievi stavolta affrontano personaggi scritti dalla prima all’ultima parola- certo con qualche aggiustamento. Anche i tempi di lavoro si sono ristretti quasi come quelli di una compagnia teatrale. Vi offriamo, in una forma un po’ laboratoriale/work in progress, questo esperimento di spettacolo, questo laboratorio aperto. I costumi e i trucchi segnano i corpi, le voci stanno uscendo…ancora difetta un po’ la memoria e per questo non ce ne vogliate se, come nella più classica delle tradizioni brechtiane, anche il copione è dichiaratamente nelle mani dei nostri attori che, come tutti noi, stanno apprendendo l’arte di vivere e quella di recitare… o viceversa.

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