Maggio 10, 2011 | ||
9:00 pm | a | 10:30 pm |
L’Affratellamento
presenta
La messa non è finita
processo per “smisurato amore” a don Alessandro Santoro
uno spettacolo di
Saverio Tommasi
Produzione Comunità di base le Piagge / Ass. Il Muretto
Il testo è stato pubblicato nell’omonimo libro “La messa non è finita – processo per ‘smisurato amore’ a don Alessandro Santoro”. Il libro ha la prefazione di Maurizio Maggiani.
Un parroco, un pastore di anime, sposa una coppia e viene allontanato dalla guida della sua comunità. Il parroco è don Santoro, la donna era nata uomo.
Il fatto ha avuto cronaca nazionale e il testo nasce da un incontro, lungo tre anni, di Saverio Tommasi con la Comunità di Base e con lo stesso Ale, il prete della comunità. Quello rosso, disobbediente, sovversivo, quello aggettivato con mille termini e mai correttamente definito. Infine rimosso, senza dimora, paria.
Una riflessione sul sesso e sulla Chiesa, intrecciati ed entrambi quasi mai appagati. Uno spettacolo/processo di cui tutti, e in cui tutti, siamo testimoni e imputati.
Imputata è la società, le leggi degli uomini, le leggi della Chiesa, nodo del dibattimento è la scelta fra l’uniformarsi e lo scegliere di seguire un’etica superiore, la domanda chiave è comprendere se un credente, un parroco, un pastore di anime o qualsiasi essere umano debba scegliere di seguire la legge divina o le regole che la Chiesa si è data.
Lo spettacolo è anche l’occasione per raccontare la chiesa di periferia, il centro sociale sede della messa, degli incontri, riunioni e cene, e la personalità di Alessandro Santoro, uno dei maggiori esponenti della teologia della liberazione. E ancora indagare le contraddizioni fra Chiesa e Vangelo, fra repressione e perdono, fra negazione dei diritti alle coppie omosessuali e tentativi dal basso di costruire nuovi percorsi di “liberazione”.
Una riflessione su noi stessi partendo dagli altri.
E c’è spazio anche per le parole dell’accusa, di chi crede invece nell’importanza di seguire le leggi degli uomini più che le necessità, degli uomini.
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Ingresso a offerta libera