Febbraio 28, 2025 | ||
9:00 pm |
L’ARTE DELLA PACE
ANOTHER BE-AUTY
Concerto
con
Andrii Koliada
Pietro Ladislau Horvath
(violini)
Anna Clemente
(clavicembalo)
Costanza Mascilli Migliorini
(letture)
Musiche di
A. Vivaldi
H.I.F. Bibier
G. Iegrenzi
G.M. Ruggieri
D. Scarlatti
Il progetto L’ARTE DELLA PACE avvia il percorso di appuntamenti che condurranno nel 2026 a commemorare un secolo e mezzo di cultura e di promozione sociale che il Teatro L’Affratellamento rappresenta per Firenze e il suo antico quartiere, un tempo Colonna-Ricorboli.
Nel 1976, per il centenario, la compianta Serena Innamorati, in epitaffio al suo libro di memoria sull’Affratellamento, scrisse: “Il Popolo di un secolo, per il popolo di domani”.
Adesso, vogliamo far memoria di un mezzo secolo in più in cui, come ha lasciato scritto Enzo Enriquez Agnoletti, ancora per il primo centenario del Teatro: “Si tratta di riscoprire come vivere insieme, come progredire insieme, senza ricorrere a quei mezzi che inevitabilmente portano non alla costruzione, ma alla distruzione”.
Queste parole che un uomo della Resistenza italiana, deciso costituzionalista, di origine ebraica, ha dedicato al Teatro L’Affratellamento, collegano l’attività di cultura e di solidarietà del Teatro, al terribile bisogno di pace di oggi e allo spirito umano che l’Arte, da sempre e in ogni sua forma, esprime.
Da queste considerazioni nasce l’idea che ogni artista che si esibirà nel nostro Teatro sarà un soldato sottratto ai campi di battaglia.
L’artista, con la sua opera, porta una riflessione sul valore universale della speranza, quella indicata da Enzo Enriquez Agnoletti: del poter (ri)costruire il vivere insieme, il progredire insieme attraverso l’uso degli strumenti culturali che ognuno rappresenta.
Con musica, teatro, danza, poesia, etc.. Con la Cultura, la memoria costruttiva, l’informazione, e con la partecipazione di esperti, vogliamo affermare, ricordare e condividere il valore umano e sociale della pace e le brutalità della guerra.
Un programma di spettacoli ed eventi che potrà accrescersi con il coinvolgimento di altre realtà e associazioni, che vede coinvolti artisti provenienti da diversi conflitti ed altri, già di rilievo, del nostro territorio e oltre.
Vogliamo creare opportunità per accogliere e conoscere artisti (giovani, ma non solo) e per creare prospettive, grazie all’Arte, alternative alla logica della guerra.
Il primo evento è il concerto con ospite Andrii Koliada, un giovane e talentuoso violinista ucraino che suona nell’orchestra nazionale di Kiev e che, con una richiesta ufficiale di Associazione Echoes, verrà in Italia e il 28 febbraio 2025 e si esibirà al Teatro Affratellamento insieme alla clavicembalista Anna Clemente (musicista e docente al conservatorio di Napoli) e al Maestro e violinista Pietro Ladislau Horvath (già Primo violino del Maggio) accompagnati da letture dedicate interpretate dagli allievi della scuola di Liminal Theatre, di Costanza Mascilli Migliorini.
“…sono partita come counselor volontaria nella missione numero 41 in Ucraina. Durante la missione ho avuto modo di conoscere Andrii, violino dell’orchestra di Kiev che qualche tempo fa aveva suonato con mia madre qui in Italia, prima che scoppiasse la guerra (mia madre è musicista). Parlando con lui ci siamo resi conto della terribile condizione precaria che vivono, lui e gli altri musicisti dell’orchestra che, da un momento all’altro, potrebbero essere chiamati per andare in guerra.
Questo mi ha smossa tanto e insieme alle altre persone del team abbiamo cominciato a sognare di poterlo portare in Italia. Ammetto di averglielo quasi promesso. Qui a Firenze io lavoro prevalentemente con l’arte e la Psicologia. Sono Presidente dell’associazione Liminal School, ci occupiamo di psicologia, counseling e di crescita individuale attraverso arte e teatro. Ci occupiamo anche di dare spazio ad artisti emergenti e portiamo avanti alcune direzioni artistiche. Dopo aver sottoposto la questione al team, ci siamo tutti emozionati a pensare alla possibilità di far venire artisti da paesi di guerra, e dare loro la possibilità di esprimersi e raccontarsi.
Andrii potrebbe essere una buona base di partenza e anche un modo per valutare la fattibilità del progetto.”
Un aspetto della guerra che non sempre viene affrontato è l’occupazione dei giovani sul fronte. Giovani che devono abbandonare le proprie famiglie, giovani che non sanno se le rivedranno, giovani che non potranno mai portare avanti i propri sogni e le proprie passioni: Invitare un artista qui significa togliere un soldato da lì.
Costanza Mascilli Migliorini (counselor)