Dicembre 5, 2017 | ||
10:00 am |
(ultimo incontro)
Workshop
Nuova drammaturgia del teatro sociale
Giornata di lavoro su Teatro e carcere, Teatro e scuola, Teatro e disabilità.
conducono
Ivana Conte, Patrizia Mazzoni, Alessandro Pecini
Il laboratorio, indirizzato ad un gruppo max di 30 persone si interroga su alcuni punti:
– Qual è l’influenza della drammaturgia del teatro sociale sugli sviluppi della drammaturgia contemporanea nazionale e internazionale?
– Il teatro che parte da un gruppo sociale marginalizzato può essere lo specchio della nostra marginalizzazione a livello psichico?
– Il teatro sociale , utilizzando un percorso che non sempre produce una messa in scena, è uno strumento di vita, come elemento di trasformazione: come rispecchia i bisogni, le attitudini e le modalità dei suoi destinatari?
programma
Ore 10.00: gli obiettivi
Ore 10.30: gli esempi di drammaturgia presenti in Italia
Ore 11.30: rapporto tra la drammaturgia e la scrittura scenica con proiezioni di video
Ore 12.00: breve dibattito
Ore 13.00: pausa pranzo
Ore 14.00: costituzione di 3 tavoli di lavoro su tematiche specifiche
Ore 18.00: restituzione del confronto dal portavoce dei singoli tavoli
Ore 19.00: conclusioni, con la presentazione di una traccia di lavoro per il 2018.
Kantharos compie 20 anni. Nel corso del tempo l’Associazione si è specializzata in ciò che viene definito Teatro Sociale e ha stabilito forti legami con AGITA (associazione nazionale e agenzia formativa riconosciuta dal Miur).
Nella ricorrenza dei 20 anni di attività, sente il bisogno di fare il punto su ciò che può essere definita Drammaturgia del Teatro Sociale provando a iniziare un’indagine che riguardi molteplici aspetti
Le grandi teoriche degli ultimi 300 anni hanno visto la drammaturgia rispondere innanzitutto ai bisogni delle classi sociali emergenti. Si pensi alla Drammaturgia di Amburgo di Lessing, nata dal bisogno della nascente classe borghese di riflettere su se stessa e sul suo rapporto con il potere detenuto dalla nobiltà. Si pensi altresì agli Scritti teatrali e ai testi di Brecht che rispondevano al bisogno educativo del IV stato. Lui diceva, a proposito del bisogno di una comunità teatrale, che il teatro serviva certo al pubblico per capire ma innanzitutto era strumento di educazione per chi lo faceva. Se riportiamo questa affermazione alla dimensione del Teatro Sociale ecco che troviamo subito dei punti in comune: il teatro sociale infatti, a detta di tutti, è strumento di crescita e trasformazione innanzitutto per coloro che lo fanno.
Oggi viviamo in una società in cui la nostra parte oscura è messa occultata, in cui conta solo la luce di ciò che dovremmo essere per gli altri. Ciò produce una sorta di marginaltà rispetto a noi stessi. Il teatro che parte da un gruppo sociale marginalizzato può essere lo specchio della nostra marginalizzazione a livello psichico? La risposta non è semplice e l’incontro che proponiamo certo non vuole esaurire questa domanda in poche ore. Si vuole solo ricercare ,insieme a chi parteciperà, gli strumenti che consolidino a livello teorico il nostro attuale lavoro ma anche nuovi sguardi sulle potenzialità del Teatro Sociale correlato alla nuova ricerca drammaturgica.
confermare la propria partecipazione – entro venerdì 1 dicembre 2017
ivana.ceccherini@kantharos.it via cell: +39 328 4919454
verrà rilasciato un attestato di frequenza ai partecipanti a tutta la giornata di studio